Attimi
Attimi scivolano tra le dita
nell’incessante scorrere del mondo
giocano a nascondino nella testa
e sono lampi nel buio dell’attesa
latenti, a volte irriverenti
amanti, a volte un po’ distanti
Dietro le nostre finte quinte
esistiamo, resistiamo, ci siamo
Come insaziabili spettatori
restiamo attoniti di fronte al mare
immensa piscina di quei pensieri
stesi come bucato ad asciugare
tirati via
o messi nel cassetto
fugaci ed eterni tuttavia
attimi, l’incrocio degli sguardi
rimescolio del nostro essere vivi
oltre la storia, dentro la memoria…
Maurizio Bacconi
Critica in semiotica estetica della Poesia “Attimi” di Maurizio Bacconi
Epifanica, la parola del Bacconi è attimo, movimento di tempo indivisibile, incomprensibile, come rima di una presenza passata, di una presenza a morire, eco di un suono perduto in uno specchiato evanescente. L’uomo è deprivato della verità dalla rappresentazione e per la rappresentazione ascritto alla verità. Ma l’intreccio di sguardi, che compone l’inscindibilità dell’attimo esistenziale, è la prova mutuale di un essere già trascorso e vive di un riconoscimento memoriale.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti