Critica in semiotica estetica dell’Opera “Lo scricciolo e la luna” di Mirco Ciccola
L’opera in bronzo del Ciccola richiama il giorno dello scricciolo della mitologia irlandese, che invita a compiere un tributo di sangue nel solstizio d’inverno. Lo scricciolo, reincarnazione di Lugh, figlio della luce trionfante, viene immolato su un palo per sacrificio solare. Il rito simboleggia la morte dell’antico sole per la rinascita del nuovo sole e dell’uomo, dal grembo della terra. La luce si fa lunare, riflessa, si lega all’attesa nel passo a due delle lancette, per la primavera dell’essere.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti