Critica in semiotica estetica dell’Opera “Migranti” di Luigi Rabbai
L’opera scultorea del Rabbai esprime il senso di solitudine e di speranza dei migranti, nel sentimento di lacerazione dalla coscienza d’identità depauperate da se stesse, come onde, disperse e desiderose di tornare alla terraferma della pace, del riconoscimento mutuale dell’alterità e della riconoscenza, nel sogno di un nuovo paradigma di realtà.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti