Critica in semiotica estetica dell’Opera “Per Aspera ad Astra” di Sibilla Fanciulli

Dal grembo d’ombra fotografica della Fanciulli, dalla nigredo materna di solvimento all’indistinzione, è la rinascita alla luce consustanziale della mano alla stella, che raccorda il duale: il tempo all’eternità e la materia della terra all’elevazione spirituale del cielo. È la catarsi della partecipazione al movimento eterno, all’unitaria radialità siderale, che la molteplicità redime dal transitante non senso delle effimere e dolenti figuralità.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti