La distanza
Ho sempre patito la distanza
simulacro del cordone ombelicale
correva sotterranea
costante intenzione dello sguardo
celata al turbinio del fare.
La tua assenza ha eliso il confine.
Privata del termine
più non avverto
il morso del distacco,
la fitta dell’altrove
improvvisa mi risparmia.
Il filo io non ho spezzato
senza merito mi trovo sciolta
lo giura la carne le dita rosse
ancora serbano la stretta
mentre si sfalda lasso l’altro capo.
Monica Mutti
Critica in semiotica estetica della Poesia “La distanza” di Monica Mutti
Profondamente e seriamente ironica, la parola della Mutti interroga la dimensione seconda e filiale, che rimanda di sé, al senso, nell’altrove primo e materno di un’origine. E quando perduto il luogo primario, questo non è più destinazione intenzionale, ma valore introiettato nell’idem infinito di medesimezza.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti