Se qualcosa ritorna

In una cortina di nebbia
il sogno di una foglia
era di riscrivere la storia
di avere creduto alla vita
al cielo che si adagiava
con teneri racconti
che la felicità è un fiore
la terra che arida sarà
dove il cuore rifiuta l’amore

è la storia del mendicante
che prosciuga i suoi passi
nell’anfratto di una osteria
e increspato di paure
rifiuta il battito dell’alba

cosa vado cercando
nella vorace fame del tempo
che piega al suo respiro
la divinità dei fiordalisi
la mia ebbrezza ristretta
nelle calme dell’orizzonte
quale il destino delle nuvole

propongo all’amica di sempre
di non incrudire la sera
se mi trova con mani di argilla
la recrudescenza di un sogno
se qualcosa ritorna per immaginare
che può avere la forza di colorare
i nostri mattini di speranze.

Fernando Boaretto


Critica in semiotica estetica della Poesia “Se qualcosa ritorna” di Fernando Boaretto

La parola delusa del Boaretto, aggrappata ai sintomi dolorosi della coscienza e del tempo lineare, riconosce la potenza dell’immaginazione quale risorsa di speranza della vita, sorella del sonno. Solo la libertà d’immaginazione può aprire all’immaginazione di libertà, che è l’autoconcessione di una possibilità di futuro.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti