Il fruscio di piccole foglie

Il fruscio di piccole foglie
argentate di secolari olivi
eclissava gocce di sole
folate di vento di scirocco
aride di impalpabile sabbia
vertigini di lucciole
delle brevi vacanze estive
memoria del paese natio
isolano dei miei avi.

Il fruscio di piccole foglie
argentate di secolari olivi
eclissava raggi crepuscolari
del meriggio infuocato
profumato di lontane zagare
degli agrumeti dormienti
ombre distese allungate
miriadi di stelle cadenti
farfalle in uno spicchio di luna.

Il fruscio di piccole foglie
argentate di secolari olivi
eclissava note melodiose
di un nostalgico violino
nell’ormai notturna quiete
dal silenzio improvviso
di lunghe storie tramandate
ricordi e speranze effimere
dei pochi vecchi savi rimasti
nelle partenze e nei rari ritorni
memoria del paese natio
isolano dei miei avi.

Francesca Di Marco


Critica in semiotica estetica della Poesia “Il fruscio di piccole foglie” di Francesca Di Marco

In dondolante carezza ritornante è la parola incantatoria e apotropaica della Di Marco, a custodire la presenza di un’assenza, nel rimando al luogo di senso, al grembo d’origine e di destinazione. Il teatro trascendentale della vita in divenire è movimento in canto della memoria, dell’oggetto d’eternità.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti