Quando il sole riposa

Quando il sole riposa
tra le creste dei flutti
e come corolle le tinge di rosso,
in quei pochi minuti
m’arrendo,
rilascio le membra,
riposo la mente
e mi libero dalle ansie incombenti.
Così incedono i felici pensieri
e i ricordi più belli.
Tra le bianche scogliere
il mio corpo si perde.
Mi concedo alle carezze del vento
e al fresco aleggiare
degli olezzi di mare,
dove aspergini
di stille brillanti,
diffusi dall’infranta risacca,
m’imperlano il viso.
In quei brevi momenti
di orizzonti vermigli,
sotto il cielo solcato
da voli maestosi
di bianchi gabbiani,
mi consola il pensare
a un tramonto foriero
di futuri sereni
e privo di tristi presagi.

Luciano Postogna


Critica in semiotica estetica della Poesia “Quando il sole riposa” di Luciano Postogna

Distende la parola del Postogna, oltre i confini a fondere la continuità aperta dell’uomo alla natura, suggello sponsale ai quattro elementi. Il poeta si libera al rituale unico, umano e cosmico, di tramonto e di rinascita, al fiorire che affida alla consolazione serena del tempo circolare eternamente ritornante, al tempo di senso.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti