Attesa

Contro voglia
avevi anche aspettato.
Molto. Troppo.
Restando presente a te stesso. O passato.
Aggrappato agli uni e agli Oltre.
Poi hai capito.
Ch’eri stato ingannato tu,
non l’attesa.
Che le stelle s’erano impiccate
alla luna piena di niente.
Guardando al settimo cielo
e sarebbe bastato
toccare il secondo o il terzo.
Che il tempo era mal andato
e s’è fatto il tardi
senza che ne valesse la pelle.
Così Domani è diventato mai.

Pino Ciociola


Critica in semiotica estetica della Poesia “Attesa” di Pino Ciociola

Con profonda ironica doglianza, la parola del Ciociola tocca l’amarezza godotiana dell’attesa delusa dell’uomo, che solo si vive in quanto passato, mancanza ad essere e rimando, prigioniero della rappresentazione che nega la verità, in esilio nell’alterità e nella soglia eccentrica dell’oltre di sé, in una condizione effimera di fragilità, che può fatalmente smarrire il senso e con esso la proiezione di futuro.

Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti