Significazione critica dell’opera “Magia” di Alberto Mesiano
La famiglia del Mesiano è nucleo primario insolvibile. L’identità del singolo è aperta e superata nell’abbraccio rifondante dell’identità collettiva. L’alterità diviene il luogo di contenimento e di rispecchiamento di sé, d’identificazione proiettiva. Il soggetto esiste solo rispecchiato, nella misura di desiderio dell’altro, ogni soggetto è oggetto relazionale, un rapporto di sé-duzione, in riconoscimento mutuale, vive del luogo dell’altro. La finitudine, oltre ogni lacerazione, è vinta e qualora anche vi fosse una perdita, questa avrebbe il valore di una trasformazione, poiché la sinestesia dei sensi è l’acqua vitale, la linfa che presentifica ogni assenza, che interiorizza la qualità perduta, e ritrovata propria, nella magia, che parla la lingua della pelle.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti
Alberto Mesiano 2015Redazione2015-09-27T19:10:03+02:00