Respiro
Respiro e mi riempio
della tua apparente assenza
ed è pulsante essenza
che mi assale all’improvviso,
respiro e sono luce
che si fa largo tra le foglie
ed oltrepasso soglie
che solo tu puoi aprire,
respiro e trovo pace
nello specchio dei disegni
nei miei furtivi ingegni
deliberatamente uniti,
respiro e cado a terra
ma mi rialzo e guardo al cielo
vado oltre, cade il velo
non sento più la solitudine,
mi appoggio e attendo l’imbrunire
mi appoggio a un senso che non c’è
vita che viene
che torna a me
come il tuo respiro…
Maurizio Bacconi
Significazione critica della poesia “Respiro” di Maurizio Bacconi
Nel ritmo binario del respiro il Bacconi coglie il passaggio dialettico dell’uomo, dal mondo trascendentale al mondo della vita, la condizione aggettante fra assenza e desiderio di presenza, nel senso, oltre la rappresentazione, che restituisce alla mancanza la pienezza, senso mai ultimo e rinviante l’abbraccio con l’alterità, per una nuova ritrovata perdita, incrociata, al tornare.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti