Significazione critica dell’opera “Rinascita” di Giuseppe Digiacomo
L’opera del Digiacomo è luogo di rappresentazione della parola in qualità di mythos, racconto cosmogonico: il nome è il luogo della ripetizione del mondo e intreccio di pratiche del sapere. Ognuno è nodo dell’arazzo in divenire, un intreccio del racconto secondo un particolare punto di vista. Ma la parola è desiderio e rimando al gesto originario, al significato. La ricerca del significato è figurata dall’artista attraverso la soglia che si oltrepassa penetrando nel chasma della parola, la parola come donna. L’oscuro chasma di Ecate, dea delle ombre, è viaggio iniziatico, morte del significante sociale, divenuto prigione del significato, per il passaggio alla vita anonima dell’evento originario, di continuità al mondo, per una rinascita, trasfigurata, nell’oltre di sé.
Presidente Fondatrice,
Prof.ssa Fulvia Minetti
Giuseppe Digiacomo 2015Redazione2015-09-27T19:05:11+02:00